Cari amanti delle due ruote, voglio raccontarvi la mia avventura lungo la Ciclabile dell’Inn, un viaggio di 520 chilometri attraverso Svizzera, Austria e Germania che mi ha insegnato che le sfide più grandi portano alle soddisfazioni più intense.
Ho iniziato il mio viaggio al Passo del Maloja in Engadina, dove l’Inn nasce e inizia il suo lungo percorso. La prima mattina era fresca e limpida, perfetta per pedalare. Il mio equipaggiamento consisteva in due borse laterali impermeabili, una tenda ultraleggera e l’entusiasmo alle stelle.
I primi giorni in Svizzera sono stati magici. Le case engadinesi decorate mi hanno accompagnato attraverso St. Moritz, dove ho fatto la mia prima sosta importante. Ma il meteo, si sa, in montagna è imprevedibile. Proprio mentre pedalavo verso Zernez, il cielo si è fatto minaccioso e in pochi minuti mi sono trovato sotto un temporale violento.
È stata la mia prima vera sfida. Mi sono rifugiata in un fienile abbandonato, dove ho incontrato altri due ciclisti tedeschi nella mia stessa situazione. Abbiamo condiviso snack energetici e storie di viaggio, aspettando che la pioggia cessasse. Da loro ho imparato un trucco fondamentale: tenere i calzini di ricambio in sacchetti impermeabili separati – una lezione che si è rivelata preziosa nei giorni successivi.
Il tratto austriaco è stato il più gratificante. I 230 chilometri attraverso il Tirolo sono perfetti per chi, come me, non è una ciclista professionista. Ho attraversato mercatini tirolesi, respirando l’atmosfera autentica di piccoli villaggi. A Kufstein ho dovuto affrontare un altro imprevisto: la rottura della catena. Per fortuna, lungo il percorso ci sono numerose officine per bici. Un meccanico locale non solo ha riparato la catena, ma mi ha anche insegnato come fare manutenzione base durante il viaggio.
Ecco i miei consigli pratici per chi vuole intraprendere questa avventura:
Equipaggiamento essenziale:
– Borse impermeabili di qualità
– Kit di riparazione completo (includere sempre una catena di ricambio!)
– Abbigliamento termico stratificato
– Mantella antipioggia resistente
– Power bank solare
– GPS e mappe cartacee di backup
Consigli per il meteo:
– Controllare le previsioni ogni mattina
– Partire presto per evitare i temporali pomeridiani
– Avere sempre un piano B per il riparo
– Portare copriscarpe impermeabili
Pianificazione:
– Dividere il percorso in tappe di 60-70 km al giorno
– Prenotare in anticipo i B&B nelle città principali
– Memorizzare i numeri di emergenza locali
– Scaricare offline le mappe del percorso
Il tratto finale in Germania è stato una dolce conclusione. Le montagne hanno lasciato spazio a dolci pianure, e il fiume è diventato più largo e maestoso. A Wasserburg am Inn ho vissuto uno dei momenti più belli: un tramonto infuocato che si rifletteva nelle acque dell’Inn, mentre cenavo con altri cicloturisti in un biergarten locale.
L’arrivo a Passau, dove l’Inn si getta nel Danubio, è stato emozionante. Guardando indietro, ogni chilometro percorso, ogni goccia di pioggia affrontata, ogni difficoltà superata ha contribuito a rendere questo viaggio indimenticabile.
Per chi vuole intraprendere questa avventura, ricordate: la Ciclabile dell’Inn non è solo un percorso, è un viaggio attraverso tre culture, infinite bellezze naturali e, soprattutto, dentro se stessi. Preparatevi bene, ma lasciate spazio all’improvvisazione – spesso sono proprio gli imprevisti a regalarci i ricordi più belli.
Buon viaggio, cicloviaggiatori nomadi!